Sono metà emiliana e metà siciliana. Sono nata e cresciuta in Emilia, ma ho sempre avuto nostalgia della Sicilia, immedesimandomi nella persona di mia mamma, siciliana trapiantata al nord. Ho sempre avuto questa nostalgia per il sud, per la luce calda, per la brezza dal mare, per le piante di fichi d’india prorompenti, per il profumo della macchia mediterranea.
Sono alla continua ricerca di questi elementi, e quando li trovo sto bene. Quando non li ho vicini, mi mancano. Ho scoperto che ci sono luoghi dove è facile trovare tutto questo, e dove la mia perenna ricerca di placare la nostalgia ha riposo… questi luoghi sono le piccole isole vulcaniche del Mediterraneo.
Mi sento a casa, anche se sono sola, e non conosco nessuno…
Mi sento a casa a Linosa, mi sento casa a Ustica, mi sento a casa a Stromboli e mi sono sentita a casa anche a Procida, che mi ha affascinata con i suoi colori tenui, con la sua storia. Mi ha affascinata anche se non sempre si vede il mare, per i suoi alti muri che difendono giardini e proprietà di cui posso solo immaginare la bellezza. Procida è misteriosa. E forse è affascinante proprio per questo.
Procida è, nel suo piccolo, uno spaccato del sud, con tutte le sue contraddizioni e meraviglie.